Oslo (Norvegia), 26 lug. (LaPresse/AP) – Dall’intero caso emerge che Anders Behring Breivik è folle. E’ quanto sostiene Geir Lippestad, avvocato dello stesso autore delle stragi che venerdì hanno sconvolto la Norvegia. Parlando con i giornalisti il legale ha fatto sapere che la famiglia dell’uomo non ha chiesto di poterlo incontrare e che lui stesso non seguirà le indicazioni di Breivik sulla linea della difesa da adottare durante il processo. E’ ancora presto tuttavia, ha aggiunto, per decidere se questa si baserà sulla sua salute mentale, che sarà valutata da due esperti psichiatri. nonostante questo Lippestad è sicuro che il suo assistito passerà la vita in carcere, probabilmente accusato di crimini contro l’umanità. La pena massima in Norvegia è infatti di 21 anni e potrebbe essere in tal modo prolungata.

L’avvocato ha detto anche che l’attentatore ribadisce di non essere solo nella sua organizzazione, ma che il gruppo sia composto da altre due cellule in Norvegia e altre all’estero. Breivik ha inoltre ammesso di aver assunto droghe per essere “forte, efficiente e sveglio” e attualmente non è consapevole del bilancio della sua strage, né della reazione della società norvegese. L’attentore si è inoltre detto sorpreso di non essere stato fermato prima dalle autorità e rimane convinto del fatto che “l’operazione” stia procedendo secondo i piani.

Geir Lippestad, che ha rivelato di essere membro del Partito laburista, spiegando di aver preso in mano il caso perché il sistema legale in Norvegia è molto importante e qualcuno deve pur difendere l’uomo, ha detto che l’udienza si è tenuta a porte chiuse per timore che l’attentatore potesse inviare segnali ad altre cellule della presunta organizzazione.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata