Dura replica dopo l'annuncio di Trump

Le nuove sanzioni Usa contro il regime sono "un atto di guerra". E' la risposta di Pyongyang a Donald Trump che aveva annunciato le "sanzioni più dure di sempre" contro la Corea del Nord. "Come abbiamo ripetuto più volte considereremo qualsiasi restrizione contro di noi un atto di guerra e non fermeremo gli Stati Uniti se hanno veramente i nervi per confrontarsi con noi in maniera brutale", ha detto in una nota veicolata dall'agenzia di stampa Kcna il ministro degli Esteri nordcoreano.

Le misure prendono di mira oltre 50 società di trasporto marittimo e navi che, secondo l'esecutivo Usa, aiutano Pyongyang ad aggirare le sanzioni. Precisamente, secondo quanto ha spiegato il Tesoro americano, le sanzioni colpiscono una persona, 27 entità e 28 navi registrate o che si trovano in Corea del Nord, Cina, a Singapore, a Taiwan, Hong Kong o alle Isole Marshall, come pure in Tanzania, a Panama e alle Comore. Il segretario del Tesoro Usa, Steve Mnuchin, ha sottolineato che riguardano "praticamente tutte le navi" che la Corea del Nord utilizza attualmente. Obiettivo di questi nuovi provvedimenti è di continuare a tagliare le risorse e il petrolio "che il regime utilizza per finanziare il suo programma nucleare e il suo esercito".

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