Strasburgo (Francia), 6 ott. (LaPresse) – La cancelliera tedesca Angela Merkel, oppure Papa Francesco. Sono questi i nomi che vengono ripetuti più spesso nel ‘totoNobel’ che impazza tra i corridoi e i bar dell’Europarlamento di Strasburgo. Per diversi funzionari e parlamentari europei, il capo di governo di Berlino potrebbe ricevere il prestigioso premio per la gestione, seppur un po’ altalenante, della crisi dei migranti. I deputati europei più attenti alle cose di Chiesa puntano invece su Papa Francesco, sottolineando il suo ruolo nella recente riappacificazione tra Stati Uniti e Cuba.

Il Nobel per la Pace, che sarà assegnato venerdì, potrebbe andare anche all’Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni unite (Unhcr). Tale riconoscimento potrebbe divenire un vanto per l’Italia: l’attuale presidente della Camera, Laura Boldrini, è stata portavoce dell’Unhcr, mentre il funzionario Onu Filippo Grandi potrebbe presto prenderne la guida.

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