Oslo (Norvegia), 10 dic. (LaPresse/AP) – “Senza le dure lotte delle donne arabe e gli sforzi per ottenere i loro diritti in una società dominata dalla supremazia degli uomini, non sarei qui”. Così Tawakul Karman, icona del movimento di protesta in Yemen, durante la cerimonia per la consegna del Nobel per la pace a Oslo. Dopo aver dedicato il riconoscimento alle donne arabe, l’attivista ha spiegato di aver diretto le sue critiche contro “il regime repressivo, militarizzato e corrotto” del presidente uscente Ali Abdullah Saleh.

Karman ha anche lamentato il fatto che la rivoluzione yemenita non abbia conquistato la stessa attenzione internazionale di quella egiziana, tunisina, libica o siriana. “Questo – ha ammonito – dovrebbe tormentare la coscienza mondiale perché va contro l’idea di uguaglianza e giustizia”.

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