Città del Vaticano, 25 dic. (LaPresse) – “In questa notte in cui celebriamo la nascita del Principe della Pace e della Misericordia, siamo venuti a pregare perché si trasformi la faccia della terra, perché il mondo divenga un luogo accogliente e sicuro, dove regnino la pace al posto della rivalità, la misericordia al posto della vendetta e la carità al posto dell’odio”. Lo ha detto il patriarca latino di Gerusalemme, monsignor Fouad Twal, nell’omelia della messa di mezzanotte nella Basilica di Santa Caterina a Betlemme, riportata da Radio Vaticana.

“Il nostro cuore – ha detto monsignor Twal – è con i milioni di rifugiati, i prigionieri e le vittime della violenza e del freddo pungente – ha proseguito – E’ con coloro che fuggono dalle zone di conflitto, attraversando il mare con mezzi di fortuna, e trasformandolo in un gigantesco cimitero”. E ancora “Il nostro pensiero va alle vittime del terrorismo, dovunque siano e a qualunque popolo appartengano. Sono tutti fratelli in umanità”.

Poco prima di mezzanotte il patriarca ha aperto la Porta della Misericordia “nella speranza che l’attraversino molti fedeli e pellegrini durante quest’anno di Giubileo”. Anche quest’anno, come consuetudine, era presente il presidente palestinese Mahmud Abbas.

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