Los Angeles (California, Usa), 9 nov. (LaPresse/AP) – Ci sono stati momenti pieni di tensione durante le deliberazioni della giuria nel caso di Conrad Murray, il medico accusato di omicidio colposo per la morte di Michael Jackson. Lo ha riferito Debbie Franklin, uno dei membri della giuria, alla trasmissione ‘Good Morning America’ della rete Abc-Tv. Lunedì Murray è stato dichiarato colpevole di omicidio colposo per aver somministrato a Jackson come sonnifero il propofol, un potente anestetico usato di solito negli ospedali. La maggior parte dei membri della giuria, ha detto Franklin, aveva preso la decisione nel primo giorno delle deliberazioni, ossia venerdì. Ma “non tutti erano convinti che il dottor Murray fosse l’unico responsabile per la morte di Michael Jackson”. “Verso la fine del giorno abbiamo votato, ma non è stato un voto unanime e quindi ne abbiamo discusso ancora”, ha riferito la donna.

La giuria ha poi deciso di sfruttare la pausa del weekend per riflettere. “È stato stressante, alcuni hanno gridato – ha raccontato – e abbiamo dovuto continuare a ripetere: ‘Per favore, non parlate mentre sta parlando un altro. Alzate la mano se avete qualcosa da dire'”. Lunedì la maggioranza dei membri della giuria è riuscita a convincere tutti che Murray fu negligente e che furono i suoi errori a causare la morte di Jacko. “Era dipendente – ha affermato Franklin -, aveva chiesto ad altri medici di dargli il propofol, ma questi glielo negarono. Stava cercando qualcuno che gli dicesse di sì e Conrad Murray lo fece”. Il 58enne medico è in carcere in attesa della condanna, che sarà annunciata il 29 novembre prossimo. Rischia fino a quattro anni di detenzione e la perdita della licenza professionale.

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