Nuove critiche al presidente da parte dell'attrice statunitense

Nuove critiche a Donald Trump dall'attrice statunitense Meryl Streep. "Se il suo catastrofico istinto di vendetta non ci porterà a un inverno nucleare, avremo molto di cui ringraziare questo presidente. Perché ci avrà fatto rendere conto di quanto in realtà sia fragile la libertà", ha detto la star di Hollywood nella serata americana di sabato, ricevendo a New York un premio di Human Rights Campaign, associazione Lgbt. Maryl Streep, senza menzionare esplicitamente Trump, lo aveva criticato aspramente a gennaio durante la serata di gala degli Oscar, provocando l'accesa risposta del presidente Usa sui social network.

"Meryl Streep, una delle attrici più sopravvalutate di Hollywood, non mi conosce ma mi ha attaccato", aveva scritto Trump su Twitter, definendo l'interprete una "serva" di Hillary Clinton, la candidata democratica sconfitta dal magnate nelle presidenziali dello scorso 8 novembre. E a queste critiche Streep ha risposto ieri sera in modo ironico: ha detto che risulta "terrificante mettersi un bersaglio sulla fronte" quando si affronta Trump; "ti espone a ogni tipo di attacchi di eserciti di 'camicie brune', 'larve' e cose peggiori. L'unico modo di farlo è se senti di doverlo fare", ha aggiunto l'attrice. Non ha precisato a cosa si riferisse, ma il termine 'camicie brune' si usa di solito per indicare gruppi paramilitari che appoggiarono l'ascesa del nazismo in Germania. "La frusta dell'esecutivo può, attraverso un account Twitter, colpire e intimidire, castigare e umiliare, delegittimare la stampa e nemici immaginari con irregolarità spasmodica e con una prevedibilità facilmente provocata", ha proseguito scagliandosi contro Trump.
 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: ,