Gerusalemme, 21 lug. (LaPresse/AP) – I negoziati di Israele con i palestinesi non saranno facili, ma saranno condotti in modo onesto, e ogni accordo che sarà raggiunto dovrà essere ratificato da un referendum. Lo ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, durante un discorso a una riunione di Gabinetto. Si tratta dei suoi primi commenti da quando il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha annunciato la ripresa dei colloqui di pace, mettendo fine a uno stallo durato cinque anni. I principi fondamentali cui farà fede, ha proseguito Netanyahu, saranno mantenere una maggioranza ebrea in Israele ed evitare che un futuro Stato palestinese diventi uno “Stato del terrore” sostenuto dall’Iran. L’obiettivo dei negoziati è raggiungere un accordo su questioni chiave del conflitto israelo-palestinese, tra cui la definzione dei confini, il destino dei rifugiati palestinesi e questioni di sicurezza. I palestinesi hanno dichiarato che i colloqui si baseranno sui confini precedenti al 1967.

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