Mosca (Russia), 30 mag. (LaPresse/EFE) – Uno dei leader del movimento per i diritti degli omosessuali russo, Nikolai Alekseyev, è stato arrestato a Mosca durante una marcia per l’orgoglio gay non autorizzata. Lo ha riferito lui stesso su Instagram. Prima dell’arresto, hanno fatto sapere i media locali, era stato attaccato da alcuni radicali ortodossi quando si era presentato nella via Tverskaya della capitale. Altri attivisti per i diritti degli omosessuali sono intervenuti a sostegno di Alekseyev, in uno scontro che ha causato la chiusura della strada che conduce al Cremlino. Oltre a lui sono stati arrestati anche altri attivisti, tra cui Dmitri Enteo e alcuni degli ultranazionalisti che li hanno aggrediti.

Di recente, Alekseyev aveva denunciato che per il decimo anno consecutivo le autorità moscovite gli avevano negato l’autorizzazione per la marcia dell’orgoglio gay. Lui aveva però annunciato che la marcia si sarebbe svolta comunque. La Russia ha approvato nel 2013 una legge contro la propaganda dell’omosessualità tra i minori, misura ritenuta da molti una flagrante violazione della libertà di espressione. Secondo una recente inchiesta, il 37% dei russi considera l’omosessualità una malattia che debba essere curata.

Fotografia di Reuters

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