Bamako (Mali), 16 feb. (LaPresse/AP) – L’esercito malese è passato all’offensiva contro i ribelli tuareg, dopo essersi ritirato più volte nei combattimenti delle scorse settimane. Lo ha annunciato il presidente del Parlamento del Mali, Dioncounda Traore, presentando un piano organizzato da partiti politici e sostenuto dal governo, con lo scopo di mettere fine agli scontri nel nord del Paese. Tra le azioni in programma ci sono sforzi dei partiti per tentare di portare il gruppo ribelle al tavolo delle trattative. A condurre la rivolta dei tuareg è il Movimento nazionale per la liberazione dell’Azawad, formatosi a ottobre per lottare a favore dell’autodeterminazione nel nord del Mali. Il gruppo ha iniziato ad attaccare le città settentrionali del Paese il 17 gennaio. Da allora, decine di combattenti sono state uccise sia tra le fila dei ribelli sia tra quelle dei soldati. Decine di migliaia di maliani hanno inoltre lasciato le proprie abitazioni per sfuggire ai combattimenti, rifugiandosi in altre parti del Paese.

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