Tripoli (Libia), 22 nov. (LaPresse/AP) – Luis Moreno-Ocampo, il procuratore della Corte penale internazionale, ha dichiarato che la Libia può processare in patria Saif al-Islam, figlio di Muammar Gheddafi. Ma la corte dell’Aia collaborerà e al procedimento dovranno partecipare anche suoi giudici. Il procuratore è attualmente a Tripoli per colloqui con i nuovi leader della Libia sui loro piani per processare Saif al-Islam. Il figlio dell’ex leader libico è stato arrestato sabato nel sud della Libia ed era ricercato dal Cpi per crimini contro l’umanità. La Libia aveva già intenzione di processare Saif in patria, anche se non ha ancora stabilito un sistema giudiziario solido. Moreno-Ocampo ha dichiarato che, se la Libia riuscirà a creare un sistema efficiente, “discuteremo su come informare i loro ufficiali giudiziari e su come possono gestire il processo, ma i nostri giudici dovranno essere coinvolti”.

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