Linthicum (Maryland, Usa), 5 nov. (LaPresse/AP) – Lo scrittore americano Matthew VanDyke torna nel suo Paese, dopo aver trascorso cinque mesi in isolamento in un carcere libico ed essersi poi unito ai ribelli che combattevano contro il regime di Muammar Gheddafi. La sua famiglia ha annunciato che ha lasciato il Cairo su un aereo diretto all’aeroporto internazionale Baltimore-Washington Thurgood Marshall. Il 32enne lavorava a un libro e a un film su un viaggio in motocicletta in Medioriente e nel Sudest asiatico, quando decise di recarsi in Libia per essere testimone delle rivolte contro il raìs. Scomparso durante un viaggio nella città di Brega a marzo, non si ebbero sue notizie sino ad agosto, quando fu liberato dalla prigione di Abu Salim a Tripoli. VanDyke annunciò allora di voler restare in Libia sino alla caduta di Gheddafi e imbracciò le armi unendosi ai combattenti ribelli.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata