Beirut (Libano), 19 set. (LaPresse/AP) – Decine di migliaia di musulmani hanno marciato nella città di Tyre, nel Libano meridionale, guidati dal leader di Hezbollah Nabil Kaouk, scandendo slogan contro Usa e Francia. All’origine della protesta, svoltasi pacificamente, sono la diffusione di parti del film ‘Innocence of Muslims’, accusato di essere offensivo nei confronti del profeta Maometto, e la pubblicazione di caricature dello stesso da parte della rivista francese Charlie Hebdo.

A guidare la manifestazione è stato Nabil Kaouk, leader di Hezbollah, che ha messo in guardia Stati Uniti e Francia dal provocare i musulmani perché, ha detto, “la nostra nazione è pronta a difendere il profeta”. I dimostranti hanno alzato le bandiere gialle di Hezbollah e i drappi verdi di Amal, entrambi movimenti politici sciiti libanesi. I partecipanti hanno scandito lo slogan “America, sei il nemico di Dio”. La manifestazione segue quella di lunedì nella capitale libanese Beirut, dove davanti a centomila persone il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha invocato nuove proteste legate al film.

Le violenze intanto proseguono in diversi Paesi del mondo arabo e in Asia. Sono almeno 30 le persone rimaste uccise sinora in sette Paesi, tra cui l’ambasciatore americano in Libia Chris Stevens. Un partecipante alla protesta di Tyre, il 40enne Nasser Dheini, ha dichiarato di manifestare oltre che contro il film anche contro le vignette pubblicate dalla rivista francese: “La libertà di opinione non deve esprimersi in insulti alle religioni”. Ha aggiunto che la Francia, invece di aumentare la sicurezza alle proprie sedi diplomatiche nel mondo, dovrebbe chiudere il giornale Charlie Hebdo.

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