Scoperto un esemplare femmina della stessa specie in una foresta pluviale. Un anno fa gli scienziati avevano addirittura pubblicato un profilo dello 'scapolo' sul sito di incontri Match.com

Per 10 anni Romeo ha trascorso una vita solitaria in un bioparco, considerato l'ultimo esemplare al mondo di rana acquatica di Sehuencas (Telmatobius yuracare). Ma un anno dopo che gli scienziati hanno lanciato un appello online per trovargli una compagna e salvare la specie di rana boliviana, in una foresta pluviale è stato scoperto un esemplare femmina. Che è stata subito chiamata Giulietta. L'animale faceva parte di un gruppetto di cinque rane nella foresta della Bolivia, scoperto da una spedizione finanziata con i 25mila dollari raccolti grazie a un annuncio diffuso il giorno di San Valentino del 2018. Gli scienziati di Cochabamba avevano pubblicato un profilo di Romeo sul sito per cuori solitari Match.com, dove la rana si presenta così: "Non per iniziare in modo pesante, ma sono letteralmente l'ultimo della mia specie. Sono qui nella speranza di trovare la mia partner perfetta, per poterci salvare".

Un tempo la rana acquatica era molto diffusa nei fiumi e nelle paludi della foresta pluviale boliviana, ma cambiamento climatico, distruzione dell'habitat, inquinamento, malattie e introduzione di specie non autoctone hanno fatto drammaticamente calare il numero di esemplari. Non solo in Bolivia, anche in Ecuador e Perù. Le specie acquatiche, secondo gli scienziati, sono quelle che più si estinguono per cause provocate dagli esseri umani: dal 1970 le loro popolazioni si sono ridotte del 70%.

Portare gli animali fuori dal loro habitat è rischioso, ma ora lo è di più non farlo: "A questo punto il numero di rane acquatiche è così basso in natura che non possono mantenere una popolazione sostenibile, quindi il rischio" di estinzione è grande, ha detto al Guardian Chris Jordan, membro di Global Wildlife Conservation, che ha partecipato alla spedizione. Le cinque rane sono state messe in quarantena, perché si ambientino e per ricevere cure per una malattia mortale che colpisce la specie. Poi avverrà l'incontro fra Romeo e Giulietta. "Ora inizia il vero lavoro, sappiamo curare questa specie in cattività, impareremo come si riproduce", ha spiegato Teresa Camacho Badani, del Museo di storia naturale Alcide d'Orbigny di Cochabamba, che ha guidato la spedizione.

Gli scienziati sperano di salvare la specie e, in futuro, di reintrodurla in natura. "A Giulietta piacciono i vermi tanto quanto a Romeo. È molto forte e nuota velocemente, sta bene ed è in salute. Gli opposti si attraggono: mentre lui è timido, lei non lo è per nulla, quindi pensiamo saranno una coppia perfetta", assicura Badani. Non è la prima volta che una specie viene salvata in questo modo e almeno altre 10 sono state reintrodotte in natura. La speranza è che la storia di Romeo abbia lieto fine, diversamente da quanto accadde al rospo Toughie: ultimo della specie Ecnomiohyla rabborum, è morto nel 2016 dopo 11 anni vissuti al Giardino botanico di Atlanta e la sua specie è considerata estinta.
 

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