Gerusalemme, 18 gen. (LaPresse/Xinhua) – Sette arabo-israeliani sono stati accusati formalmente da Israele di avere collegamenti con il gruppo militante dello Stato Islamico (ex Isis o Isil). Lo ha reso noto Shin Bet. I sospetti, di un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, sono stati arrestati negli ultimi due mesi per aver cercato di costituire una cellula dello Stato Islamico in Israele, secondo Shin Bet. Uno dei sospetti è un avvocato che ha lavorato come difensore d’ufficio nella città di Nazareth.

Secondo le accuse, depositate in tribunale di Haifa, i sette avevano l’abitudine di incontrarsi e tramare sulle modalità di assistere le attività dello Stato Islamico in Siria. Le autorità israeliane hanno messo fuori legge qualsiasi associazione con lo Stato Islamico l’anno scorso. Secondo le accuse il gruppo si è incontrato in un villaggio arabo nel nord, dove ha fatto pratica nella fabbricazione di bombe e armi da fuoco.

I sospetti stavano anche cercando di raccogliere denaro per partire per la Siria. Le autorità israeliane ritengono che abbiano pianificato di effettuare attacchi terroristici in Israele contro il personale di sicurezza e contro altre persone. Gli imputati hanno ammesso che desideravano costituire un gruppo jihadista alimentato dall’ideologia dello Stato Islamico, secondo shin bet.

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