Roma, 26 nov. (LaPresse) – “In Iraq, gli Usa e la coalizione di cui facciamo parte stanno intervenendo per bloccare l’avanzata del Daesh. Evitiamo di chiamarlo Is, perché a fronteggiarsi sono anche due visioni dell’Islam e noi dobbiamo evitare di mettere tutti nello stesso sacco. E’ un impegno che ricade naturalmente anche sull’Italia, con i suoi ottomila chilometri di coste, ma tutta l’Europa è chiamata a farsi carico di affrontare questa minaccia. Non potremo più delegare gli americani, peraltro strategicamente meno interessati di noi alle sorti del Medioriente”. Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in un’intervista a ‘Repubblica’.

Roma, 26 nov. (LaPresse) – “E’ impensabile – aggiunge – un assetto equilibrato della regione senza coinvolgere l’Iran, non solo per il comune interesse contro il Daesh ma anche per l’influenza che Teheran esercita sulle comunità sciite. Non è facile, come dimostra il negoziato sul nucleare. Ma la porta è rimasta aperta”.

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