Il Cairo (Egitto), 14 nov. (LaPresse/AP) – Il leader dei militanti dello Stato islamico (ex Isil), Abu Bakr al-Baghdadi, ha ordinato che l’organizzazione cominci a coniare monete d’oro, d’argento e di rame per la sua valuta, il dinaro islamico. Lo ha riferito un sito internet affiliato con il gruppo di militanti, scrivendo ieri che al-Baghdadi ha dato istruzione ai suoi seguaci di cominciare a coniare le monete “per cambiare il sistema monetario tirannico” modellato sulle economie occidentali “che hanno ridotto in schiavitù i musulmani”. Secondo quanto riporta il portale l’ordine è stato approvato dal Consiglio della Shura, un organo consultivo.

Non è stato possibile verificare indipendentemente l’autenticità del messaggio sul sito, ma in passato il portale è stato utilizzato per messaggi dello Stato islamico. Secondo fotografie dei prototipi delle monete, esse recano la scritta in arabo: “Lo Stato islamico/Un califfato basato sulla Dottrina del Profeta”. Non è chiaro da dove il gruppo intenda ottenere l’oro, l’argento e il rame per le monete. Il sito riporta che il potere d’acquisto del dinaro sarà il suo peso in oro, argento o rame. Una delle monete d’oro reca il simbolo di sette spighe di grano, menzionate nel Corano, mentre un’altra la cartina del mondo, un riferimento a quando l’Islam un giorno dominerà il mondo intero.

Su una delle monete d’argento ci sono una spada e uno scudo, in riferimento alla guerra santa o jihad, mentre un’altra ha un minareto che rappresenta Damasco, menzionata in uno dei detti del profeta Maometto. Su un’altra moneta c’è il simbolo della Spianata delle Moschee a Gerusalemme, dove il profeta ha pregato. Le monete di rame hanno il simbolo della mezzaluna e tre alberi di palma, anch’essi con dei significati nell’Islam. Il messaggio afferma che seguiranno delle istruzioni del dipartimento del Tesoro dello Stato islamico, per spiegare alle persone come usare la valuta.

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