Vienna, 22 apr. (LaPresse/EFE) – Riprendono oggi a Vienna, in Austria, i negoziati fra l’Iran e i Paesi del gruppo 5+1 sul programma nucleare di Teheran. L’obiettivo è quello di avvicinare le posizioni dal punto di vista tecnico e legale in modo da arrivare a un accordo definitivo entro il 30 giugno. Si tratta del primo incontro da quando le parti hanno raggiunto un’intesa quadro raggiunta a Losanna all’inizio di aprile. Il 5+1 è composto dai cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite (Usa, Cina, Russia, Regno Unito e Francia) più la Germania.

Nell’incontro di oggi Stati Uniti e Iran saranno rappresentati dai viceministri degli Esteri, mentre gli altri Paesi e l’Unione europea da dirigenti politici ed esperti. Il vice ministro degli Esteri iraniano, Abas Aragchi, in richiarazioni rilasciate all’agenzia di stampa ufficiale Irna ha affermato che il dibattito di questa settimana sarà incentrato sulla revoca delle sanzioni contro Teheran. Le riunioni di Vienna si tengono a porte chiuse in un hotel del centro, il Coburg, e visto il loro carattere tecnico non è previsto alcun tipo di annuncio. Araqchi è arrivato nell’albergo oggi ed è previsto che incontri la negoziatrice europea Helga Schmid e la vice ministra degli Esteri Usa, Wendy Sherman. Più tardi sono previste sessioni tecniche multilaterali, che dureranno fino a domani mattina, mentre i dirigenti politici dovrebbero riunirsi venerdì.

In base all’accordo quadro raggiunto a Losanna, vengono introdotti controlli e limitazioni di differente durata (fra 10 e 25 anni) a diversi aspetti del programma nucleare iraniano; in cambio si prevede la revoca immediata di alcune sanzioni mentre altre misure punitive dovrebbero essere eliminate in modo graduale. Questo punto, tuttavia, è uno dei più controversi: l’Iran insiste sulla revoca immediata di tutte le sanzioni in caso di firma di un accordo definitivo, mentre le potenze occidentali (Usa, Francia, Regno Unito e Germania) sostengono una forma più graduale di revoca delle sanzioni, che dovrebbe dipendere dall’applicazione dei punti dell’accordo. Aragchi ha dichiarato all’agenzia Irna che Teheran “chiederà una spiegazione alla squadra statunitense e una maggiore chiarezza sui dettagli dell’eliminazione delle sanzioni”.

Con questo accordo la comunità internazionale intende evitare che l’Iran possa dotarsi di un’arma nucleare. Teheran, che respinge le accuse sostenendo che il suo programma nucleare abbia scopi esclusivamente pacifici, richiede invec e che tutte le misure punitive che stanno soffocando la sua economia vengano rimosse immediatamente.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata