Londra (Regno Unito), 16 giu. (LaPresse) – Lo scandalo del controllo delle comunicazioni, scoppiato in Usa con le rivelazioni dell’ex tecnico della Cia Edward Snowden, rischia di allargarsi anche alle Regno Unito. Alla vigilia del summit del G8, che si apre domani in Irlanda del Nord, il Guardian rivela infatti che il governo di Londra ordinò di tenere sotto controllo computer e telefonate dei politici stranieri che presero parte al summit del G20 di aprile nella capitale britannica, e poi in quello dei ministri delle Finanze dei venti Paesi a settembre. Secondo prove citate dal sito del quotidiano, i controlli furono effettuati dal Gchq britannico, il Quartier generale governativo per le comunicazioni, l’agenzia governativa che si occupa della sicurezza in ambito di comunicazioni.

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