Atene (Grecia), 11 nov. (LaPresse/AP) – Dopo una lunga giornata di discussioni, il Parlamento greco ha approvato il bilancio dello Stato per il 2013. La legge contiene i nuovi tagli a pensioni e salari richiesti dai creditori internazionali, e necessari a ottenere la nuova tranche di prestiti. Solo quattro giorni fa, un provvedimento separato che comprendeva grandi tagli alle spese e aumenti delle tasse per il biennio 2013-2014 è stato approvato con una stretta maggioranza, a causa del mancato accordo tra i membri del governo di coalizione. In occasione del voto, al grido di ‘Fuori l’Fmi’, 15mila persone hanno manifestato in piazza Syntagma, ad Atene.

“Questa sera – ha dichiarato in Parlamento il ministro delle Finanze Yannis Stournaras – votiamo il bilancio per eliminare il nostro deficit primario, per iniziare a produrre il nostro debito sostenibile e per aprire la strada a uno sviluppo percorribile”. L’erogozione della prossima rata di aiuti, ha aggiunto il ministro, è fondamentale perché “i fondi statali disponibili sono marginali, anche se meglio di quanto previsto, perché il bilancio 2012 sta venendo rispettato meglio delle stime”. I soldi, ha poi spiegato, serviranno a pagare pensioni e stipendi, così come l’importazione di medicine, carburante e cibo. Approvando la finanziaria, ha proseguito ancora Stournaras, la Grecia avrà soddisfatto tutti i suoi impegni. Grazie al passaggio delle misure di austerità per il biennio 2013-2014, ha dichiarato, “nessuno potrà più dire che la Grecia deve far fronte ai propri obblighi”.

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