Atene (Grecia), 25 ott. (LaPresse/AP) – Dimar, partito della Sinistra democratica che assieme a Nuova democrazia e Pasok compone il governo di coalizione greco, ha respinto le riforme del lavoro riviste che fanno parte del nuovo pacchetto di austerità da 13,5 miliardi di euro. I tagli, che dovranno essere attuati nei prossimi due anni, sono stati richiesti dai creditori di Atene (Banca centrale europea, Fondo monetario internazionale e Unione europea, la cosiddetta troika) in cambio del prestito. Il primo ministro conservatore, Antonis Samaras, ha formato un governo con i rivali socialisti e, appunto, la Sinistra democratica dopo le elezioni di giugno. Grazie all’alleanza, i tre partiti hanno 176 seggi in Parlamento su 300. Siccome Dimar ha solo 16 deputati, le misure di austerità potranno comunque passare anche solo con l’approvazione degli altri due partner di coalizione.

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