Parigi (Francia), 27 nov. (LaPresse/AP) – Quando mancano due giorni dalla richiesta ufficiale da parte dell’Anp all’Assemblea generale dell’Onu affinché riconosca la Palestina come Stato osservatore non membro, si susseguono le dichiarazioni di sostegno e contrarietà. Le parole più significative di oggi sono quelle del ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, che ha fatto sapere che Parigi voterà a favore del riconoscimento. La Francia, ha detto il ministro in Parlamento, “risponderà sì” quando la domanda sarà posta, “per una questione di coerenza”.

Di diverso parere, ma già da tempo annunciato, gli Stati Uniti, tra i principali alleati di Israele. Oggi, attraverso la portavoce del dipartimento di Stato, Victoria Nuland, Washington ha ribadito la propria posizione. “Non pensiamo che questo passo porterà il popolo palestinese più vicino a uno Stato”, ha detto Nuland, aggiungendo: “Crediamo sia un errore e ci opponiamo”. Gli Usa, ha aggiunto la portavoce, stanno esponendo la propria posizione ad altri Paesi che dovranno votare la richiesta, e sostengono che i palestinesi dovrebbero prima negoziare con Tel Aviv.

Altre nazioni si dicono ancora incerte. L’Australia ha fatto sapere che nel voto di giovedì si asterrà. “La posizione del governo – ha detto in una nota la premier Julia Gillard – è in equilibrio con il sostegno che abbiamo sempre espresso al diritto del popolo palestinese di autodeterminazione e di avere un proprio Stato, e con la nostra convinzione che l’unica base forte per la risoluzione del conflitto siano i negoziati diretti fra Israele e palestinesi”.

Dall’Italia oggi si è alzata la voce del responsabile Esteri del Partito Democratico, Lapo Pistelli. “La scelta di Parigi a favore dell’ammissione della Palestina come ‘Paese osservatore’ alle Nazioni unite faccia abbandonare anche al governo italiano le esitazioni di questi giorni”, ha dichiarato il rappresentante del Pd, che poi ha aggiunto: “Auspichiamo che l’Europa intera si trovi unita su un voto favorevole”.

Per presentare la richiesta il presidente dell’Anp Mahmoud Abbas si recherà direttamente a New York e parlerà davanti ai rappresentanti dei 193 Paesi membri dell’Assemblea. Ieri il portavoce dell’Olp ha fatto sapere che i palestinesi stanno chiedendo a tutti gli Stati membri di appoggiare la risoluzione mettendosi così “dalla parte giusta della storia”. Il passaggio da osservatore permanente a Stato osservatore non membro darebbe alla Palestina più possibilità di essere ammessa in altri organi Onu, come la Corte penale internazionale. Ieri è arrivato ad Abbas anche il sostegno esplicito alla richiesta da parte del leader di Hamas, Khaled Meshaal. – Twitter @ilyleccardi

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