Tokyo (Giappone), 10 mar. (LaPresse/EFE) – Gli scienziati giapponesi hanno avvertito che le placche tettoniche sotto il Giappone hanno modificato i loro movimenti e sono totalmente diversi rispetto a prima del grande terremoto del marzo 2011, il che rende più possibile che tali eventi catastrofici possano ripetersi. Secondo gli scienziati dell’Autorità per l’informazione geospaziale (Gsi), le placche tettoniche giapponesi e quelle vicine sono in costante movimento, come riportato dall’emittente Nhk. Perciò, sebbene si possa pensare che le possibilità di un nuovo grande terremoto dovrebbero diminuire, la realtà non è così, ha riferito a Nhk Hisashi Suito, capo della divisione di investigazione della deformazione della crosta terrestre al Gsi. Gli esperti calcolano che le due placche situate di fronte alle coste nordorientali del Giappone, l’area colpita dal sisma del 2011, siano scivolate di oltre 20 metri.

Secondo Suito, lo scorrimento delle placche si sta sviluppando non solo nelle aree vicino alle coste nordorientali, ma anche in quelle interne al Giappone. È quindi necessario mantenere l’allerta in vista di un terremoto simile a quello del 2011, che generò uno tsunami che si abbatté sulla costa giapponese causando circa 18mila morti e dispersi, ha concluso Suito.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata