Tokyo (Giappone), 13 gen. (LaPresse/AP) – Il primo ministro giapponese Yoshihiko Noda ha deciso di attuare un rimpasto di governo e ha sostituito cinque membri del suo esecutivo nel tentativo di ottenere maggiore cooperazione da parte dell’opposizione per aumentare le tasse sui consumi e tenere sotto controllo il deficit. Per attuare il rimpasto Noda ha ottenuto prima le dimissioni di tutti i 17 ministri. Il nuovo Gabinetto si insedierà formalmente oggi in una cerimonia alla presenza dell’imperatore.

Tra i 12 ministeri che non subiscono variazioni ci sono Finanza ed Esteri. Tra i cinque sostituiti, invece, l’ex ministro della Difesa Yasuo Ichikawa, noto per aver sostenuto di non essere al corrente dei dettagli dello stupro di una studentessa da parte di tre soldati americani a Okinawa, incidente che è molto sentito sull’isola e condiziona i rapporti con i militari americani presenti sul territorio. L’opposizione, che controlla la Camera alta del Parlamento, aveva minacciato di rifiutare qualsiasi dibattito sulla riforma fiscale a meno che Ichinawa non fosse stato sostituito. Il nuovo ministro della Difesa, Naoki Tanaka, è un parente dell’ex premier Kakuei Tanaka, uno dei politici più potenti del Giappone, che è stato colpito da uno scandalo di corruzione.

Il premier Noda, che ha assunto l’incarico a settembre, ha affermato che il Giappone ha urgente bisogno di intraprendere azioni per ridurre il debito e ha promesso di presentare una proposta di legge nella prossima sessione parlamentare per innalzare le tasse sui consumi dall’attuale 5%, prima all’8% entro il 2014 e poi al 10% entro il 2015. Per guidare gli sforzi per la riforma fiscale e il miglioramento della previdenza sociale, Noda ha nominato come vicepremier Katsuya Okada, ex ministro degli Esteri. Il rimpasto “rafforzerà il nostro governo per affrontare i principali obiettivi politici, cioè previdenza sociale e riforma fiscale”, ha detto il portavoce dell’esecutivo Osamu Fujimura presentando la nuova squadra.

Il consenso per il primo ministro nei sondaggi è sceso al di sotto del 40% perché il suo progetto di innalzamento delle tasse ha incontrato ampia resistenza. All’interno dello stesso partito democratico, di cui Noda fa parte, ci sono divisioni in merito alla riforma fiscale, con la corrente di Ichiro Ozawa che sostiene che l’aumento delle tasse non farebbe altro che colpire un’economia già debole. A mettere in difficoltà in Giappone, negli ultimi mesi, è soprattutto la ripresa post sisma, dopo il terremoto e lo tsunami che hanno colpito la zona nordorientale del Paese, provocando una crisi nucleare dopo il danneggiamento dell’impianto di Fukushima. Il governo Noda ha indicato gli sforzi per la ricostruzione post sisma tra le sue priorità e ha promesso di far “rinascere” l’area di Fukushima.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata