Berlino (Germania), 20 apr. (LaPresse/Reuters) – La Germania definirà ‘genocidio’ il massacro degli armeni del 1915, con una risoluzione che sarà presentata venerdì in Parlamento. Lo ha annunciato Steffen Seibert, portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel, affermando che il governo darà il suo sostegno alla risoluzione. “Il governo appoggia la risoluzione in cui il destino degli armeni durante la Prima guerra mondiale è descritto come un esempio nella storia degli omicidi di massa, delle pulizie etniche, delle espulsioni, e sì, dei genocidi del XX secolo”, ha detto Seibert.

I massacri avvennero nell’allora Impero Ottomano, l’odierna Turchia, e Ankara nega che le uccisioni costituiscano un genocidio. Il governo turco sostiene infatti che non ci fu una campagna organizzata con l’obiettivo di eliminare gli armeni e che non esiste alcuna traccia di un ordine simile dato dalle autorità ottomane. Con la sua decisione, Berlino adotterà la stessa posizione recentemente presa da papa Francesco e dal Parlamento europeo, dopo che per lungo tempo ha preferito non usare la parola ‘genocidio’ per indicare la tragedia armena.

Tuttavia il governo si è visto obbligato ad agire per usare questa espressione viste le pressioni esercitate dai parlamentari del suo stesso partito. Ieri il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier ha rifiutato di usare la parola ‘genocidio’ in un’intervista al canale tv Ard, negando inoltre che l’uso di tale espressione venga evitato per non indispettire la Turchia. La Germania è il principale partner commerciale di Ankara in Europa e ospita una nutrita minoranza turca, composta da milioni di persone.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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