Mosca (Russia), 31 ott. (LaPresse/AP) – I rifornimenti di gas all’Ucraina riprenderanno dopo che Kiev salderà la prima rata del debito la prossima settimana. Lo ha annunciato Alexei Miller, capo del gigante del gas russo Gazprom, a poche ore dalla firma dell’accordo sul gas raggiunto da Russia, Ucraina e Ue a Bruxelles. L’intesa, da 4,6 miliardi di dollari, garantirà all’Ucraina e per esteso anche all’Unione europea rifornimenti di gas da parte della Russia, placando così i timori dell’Europa con l’avvicinarsi dell’inverno.

La tranche di cui Gazprom si attende il pagamento ammonta a 1,45 miliardi di dollari e fa parte dei 3,1 miliardi di dollari di debito per il gas che l’Ucraina riconosce. La Russia invece, sostiene che per il passato Kiev debba a Mosca 5,3 miliardi di dollari. In base al compromesso mediato ieri dall’Ue, i rifornimenti riprenderanno a condizione che l’Ucraina paghi i 3,1 miliardi di dollari di debito che riconosce; la questione della somma legittima a cui ammonta il debito sarà invece stabilita parallelamente tramite arbitrato. Miller ha spiegato che Gazprom si attende il pagamento della prima tranche, pari appunto a 1,45 miliardi di dollari, entro la fine della settimana; la restante parte del debito andrà versata invece entro la fine dell’anno.

Sempre in base all’accordo, Kiev dovrà pagare alla Russia in anticipo tutti i rifornimenti fino a marzo. L’Ucraina pagherà 378 dollari ogni mille metri cubi di gas russo fino alla fine dell’anno e il prezzo dovrebbe calare leggermente nel primo trimestre del 2015. L’Ue ha detto di avere “lavorato intensamente” con le istituzioni internazionali per la stesura del testo, dal momento che l’economia ucraina è in cattive acque. Mosca ha tagliato le forniture di gas all’Ucraina a giugno, a seguito della cacciata del presidente filocremlino Viktor Yanukovych dopo le proteste di piazza e a seguito dell’annessione della penisola di Crimea alla Russia, sostenendo che la decisione fosse dovuta ai debiti di Kiev. I negoziati in cerca di un accordo sono durati cinque mesi, ma l’avvicinarsi dell’inverno ha dato ai colloqui un’accelerazione.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: