New York (New York, Usa), 29 nov. (LaPresse/AP) – Facebook ha raggiunto un accordo con la Federal Trade Commission (Ftc), agenzia del governo Usa per la protezione dei consumatori, che aveva accusato il social network di aver ingannato i propri utenti a proposito della gestione della privacy. Secondo la Ftc, Facebook informò i clienti che le loro informazioni sarebbero rimaste private e poi permise di renderle pubbliche. Le accuse risalgono al 2009, quando il social network cambiò le impostazioni sulla privacy per rendere pubbliche informazioni considerate dagli utenti private, tra cui l’elenco degli amici. L’accordo, ha fatto sapere la Ftc, prevede che Facebook dovrà chiedere l’approvazione degli utenti prima di condividere i loro dati personali. In un messaggio pubblicato su un blog l’amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, ha riconosciuto che la società ha commesso “un sacco di errori”, ma ha aggiunto che per questo motivo il lavoro positivo del social network è stato spesso sottovalutato. Facebook, ha affermato Zuckerberg, ha già affrontato molti problemi segnalati dalla Ftc.

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