Milano, 3 mag. (LaPresse/Xinhua) – Tra le strutture più innovative e apprezzate di Expo 2015 c’è il Vanke Pavilion, il padiglione di una delle più importanti compagnie immobiliari del mondo, appunto la cinese Vanke. Sull’installazione c’è la firma di Daniel Libeskind, uno degli architetti più celebri del mondo che considera la Cina una fonte di ispirazione. Vanke, ha detto intervistato da Xinhua, “non solo una compagnia di profitti, ha anche un’idea etica e sociale, molto importante. Ecco perché lavoro con Vanke”.

Il padiglione che sorge nell’area di Expo, spiega, è ispirato dall’antico pensiero cinese e unisce diversi elementi della filosofia del Paese asiatico e del paesaggio alla missione di Vanke e al tema dello Shitang, la mensa tradizionale cinese. Libeskind spiega che il padiglione, costruito con materiali eco-sostenibili, è una celebrazione di Vanke e della Cina. “Il popolo cinese – sottolinea – è chiamato il popolo del dragone. Io ho sviluppato delle piastrelle tridimensionali che trasformano l’anidride carbonica in ossigeno e sono auto-pulenti”.

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