Rescisso il contratto di non divulgazione. E ora Dino Sajudin spera che "la verità venga a galla"

Un ex portiere della Trump World Tower fa tremare Donald Trump. Dino Sajudin, che sostiene di essere a conoscenza di un presunta relazione tra il tycoon e una cameriera, da cui sarebbe nato un bambino, è ora in grado di parlare liberamente e raccontare quello che sa. Il suo avvocato, Marc Held, ha fatto sapere che è stato rescisso il contratto che l'usciere aveva stipulato con American Media Inc. che gli impediva di rivelare le informazioni in suo possesso. La notizia è stata resa nota dalla Cnn, che ha ottenuto una copia dell'accordo. Ami è la società madre del National Enquirer, di proprietà dell'editore David Pecker. Un amico di Trump che per anni si è impegnato a 'insabbiare' le rivelazioni scomode sul tycoon acquistando i diritti su storie che avrebbero potuto danneggiarlo, per poi non pubblicarle mai. Una pratica nota come 'Catch and kill'. Di recente, però, Pecker ha voltato le spalle al magnate e ha raggiunto un accordo con i suoi accusatori, come hanno fatto altri collaboratori di Trump (l'ultimo è il direttore finanziario della Trump organization, Allen Weisselberg). Avrà l'immunità in cambio della collaborazione alle indagini sui pagamenti a due donne, la pornostar Stormy Daniels e l'ex modella Karen McDouglas.

Il contratto tra Ami e Sajudin, firmato il 15 novembre 2015, prevede la cessione dei diritti esclusivi sulla storia, ma non menziona i dettagli della vicenda se non con l'indicazione: "La fonte fornirà informazioni sul figlio illegittimo di Donald Trump". L'accordo stabilisce che la società non sia tenuta a risarcire la fonte in caso di mancata pubblicazione, e riconosce a Sajudin una somma di 30mila dollari. La penale prevista in caso di mancato rispetto dell'esclusiva – perpetua e senza scadenza – è di un milione di dollari. Dopo che il suo editore ha abbandonato Trump, "Ami ha liberato Sajudin dai termini del contratto", ha spiegato il legale dell'ex portiere, che ora "è in grado di parlare della sua esperienza" e spera "che la verità venga a galla".

Ad aprile Sajudin aveva confermato l'esistenza di una storia sul figlio segreto di Trump, ma non ne aveva parlato a causa del contratto che lo costringeva al silenzio. All'epoca Ami aveva definito la storia di Sajudin "non credibile", la Casa Bianca non aveva commentato e l'allora avvocato di Trump, Michael Cohen, aveva ammesso di aver discusso la storia con il tabloid, negando di essere a conoscenza del pagamento a Sajudin. L'accusa che Trump abbia generato un figlio fuori dal matrimonio non è stata confermata da nessuna altra fonte indipendente. La storia dell'usciere rischia di appesantire la situazione legale del presidente, già peggiorata dopo il doppio colpo della condanna dell'ex manager della sua campagna elettorale, Paul Manafort, e dell'ammissione di colpevolezza dell'ex avvocato personale Michael Cohen.
 

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