Addis Abeba (Etiopia), 15 mar. (LaPresse/AP) – L’Etiopia ha lanciato un attacco militare all’interno del territorio dell’Eritrea, storico Paese rivale. Lo ha annunciato un portavoce del governo etiope, Shimeles Kemal, spiegando che l’obiettivo dell’attacco, condotto nelle zone di Gelakalay e Gimbina, a circa 16 chilometri oltre il confine, è stato fermare l’addestramento da parte eritrea di “gruppi sovversivi” che hanno portato a termine attacchi in Etiopia negli ultimi mesi. I due Paesi hanno combattuto una guerra di confine dal 1998 al 2000 che ha causato la morte di circa 80mila persone.

“Il governo dell’Eritrea – ha spiegato Shimeles Kemal – ha continuato a lanciare attacchi contro l’Etiopia usando gruppi alleati e i recenti attacchi contro i turisti europei sono una delle motivazioni dell’operazione. L’azione non costituisce un diretto confronto militare tra i due Paesi. Le forze di difesa etiopi sono entrate in Eritrea e hanno lanciato un attacco di successo contro avamposti militari utilizzati per organizzare, finanziare e addestrare i gruppi sovversivi”.

Negli ultimi mesi le tensioni tra Etiopia ed Eritrea, storici rivali, sono aumentate. A gennaio, i militanti hanno infatti attaccato turisti europei di cinque diverse nazioni che erano in viaggio nel nord dell’Etiopia. Cinque sono stati uccisi e due tedeschi sono stati rapiti, poi liberati. L’Etiopia ha accusato proprio l’Eritrea per l’azione. Tuttavia, ha aggiunto il portavoce del governo, è difficile che l’Eritrea possa rispondere, perché “non è nelle condizioni di lanciare un contrattacco”. L’ambasciatore eritreo in Etiopia, Girma Asmeron, non ha riposto per ora a una richiesta di commento. Secondo Rashid Abdi, analista regionale che in precedenza ha lavorato per il Gruppo internazionale di crisi, l’azione è “un notizia spiacevole” che potrebbe interessare il conflitto in Somalia, dove le truppe etiopi stanno combattendo contro le milizie di al-Shabab. “Anche se l’Eritrea non condurrà un attacco in risposta – aggiunge l’analista – proverà a intensificare la situazione in Somalia riarmando al-Shabab”.

La disputa tra i due Paesi, fa sapere una nota del governo etiope, deve essere risolta in modo pacifico, ma gli sforzi per condurre un negoziato sono stati respinti e l’attacco di oggi “trasmetterà il giusto messaggio” all’Eritrea. Ad aprile scorso, il primo ministro etiope Meles Zenawi aveva detto al Parlamento che il governo avrebbe sostenuto attivamente i gruppi di opposizione dell’Eritrea nei tentativi di rovesciare il regime del Paese vicino. Addis Abeba accusa anche l’Eritrea anche di aver progettato attacchi terroristici su diversi obiettivi nella capitale etiope durante un summit dell’Unione africana a gennaio 2011. L’Eritrea non riceve aiuti stranieri ed è sottoposta a sanzioni dell’Onu a causa delle violazioni dei diritti umani. Secondo un rapporto delle Nazioni unite, il Paese africano ha sostenuto le milizie di al-Shabab legate ad al-Qaeda, ma Asmara respinge le accuse.

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