Il Cairo (Egitto), 26 mar. (LaPresse/AP) – Uno studente di 18 anni è morto nelle violenze scoppiate all’università del Cairo, in Egitto, durante le proteste studentesche contro le 529 condanne a morte emesse lunedì dalla Corte di Minya nel maxi processo a carico di sostenitori dell’ex presidente Mohammed Morsi. Lo ha annunciato il ministero della Salute egiziano. Ci sono decine di feriti Negli scontri la polizia nel campus universitario del Cairo ha lanciato gas lacrimogeni contro i manifestanti, che hanno risposto tirando pietre contro gli agenti.

Le immagini trasmesse dalla televisione mostrano agenti della sicurezza in abiti civili che fermano alcuni manifestanti portandoli via dopo averli bendati e che sequestrano bombe incendiarie. Uno degli studenti che ha partecipato alle proteste, Khadiga el-Kholy, afferma che la manifestazione è stata indetta da un gruppo studentesco che sostiene Morsi e che all’appello hanno risposto ragazzi di vari dipartimenti universitari e anche dei licei.

Proteste anche a Zagazig, nella regione del delta del Nilo, dove la polizia fa sapere che gli studenti hanno danneggiato la facciata di un edificio amministrativo durante le proteste nell’università locale, scontrandosi con gruppi studenteschi rivali e costringendo le forze dell’ordine a entrare nel campus. La polizia ha arrestato otto dimostranti nell’irruzione.

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