El-Arish (Egitto), 9 ago. (LaPresse/AP) – Un drone israeliano ha sparato missili nel nord della penisola del Sinai uccidendo cinque sospetti militanti islamici e distruggendo un lanciarazzi. lo riportano due funzionari di sicurezza egiziani rimasti anonimi, spiegando che l’operazione è stata condotta in collaborazione con le autorità del Cairo. L’esercito di Tel Aviv per ora non conferma e riferisce che sta verificando la notizia. Intanto i residenti fanno sapere di aver sentito una forte esplosione nell’area vicino al confine con Israele.

In una nota pubblicata in un secondo momento sulla pagina ufficiale del portavoce dell’esercito egiziano, il colonnello Ahmed Mohammed Ali, si legge che si sono verificate due esplosioni a el-Agra, a sud di Rafah, e che le forze di sicurezza stanno indagando. L’agenzia di stampa ufficiale Mena spiega invece che un’esplosione ha distrutto un lanciarazzi vicino al confine. Funzionari egiziani hanno confermato ad Associated Press che il drone volava sull’area dalle prime ore di questa mattina.

Ieri, in seguito a timori per possibili attacchi con razzi, Israele ha chiuso per circa due ore l’aeroporto di Eilat per i voli in arrivo. Un funzionario di sicurezza egiziano aveva spiegato ad AP che le autorità del Cairo hanno ricevuto informazioni di intelligence secondo cui gruppi terroristici avrebbero pianificato di sparare missili a Israele, così come a postazioni nel Sinai e sul Canale di Suez. L’Egitto ha informato Tel Aviv del rischio e a questo ha fatto seguito la chiusura dello scalo. Le autorità egiziane hanno inoltre annunciato controlli nella notte sul deserto del Naqab nel Sinai dove si crede siano di stanza i militanti.

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