Il Cairo (Egitto), 16 ago. (LaPresse/AP) – Migliaia di sostenitori dei Fratelli musulmani hanno già cominciato a marciare per le strade in diversi quartieri del Cairo e in altre città dell’Egitto sfidando lo stato d’emergenza imposto mercoledì dalla presidenza. Secondo quanto riferisce al-Jazeera, a Tanta le forze di sicurezza hanno lanciato lacrimogeni e hanno usato fucili a pallini sui manifestanti pro Morsi. L’emittente cita una fonte del ministero dell’Interno, secondo la quale le forze di sicurezza hanno cominciato a lanciare lacrimogeni e a sparare i colpi per evitare che i dimostranti raggiungessero un edificio governativo verso il quale erano diretti.

I sostenitori di Morsi si sono riversati per le strade all’uscita dalle moschee dopo la tradizionale preghiera di mezzogiorno del venerdì, mentre veicoli blindati dell’esercito circondano molte strade della capitale e soldati armati sono posizionati negli incroci chiave. Migliaia di dimostranti hanno marciato su uno dei ponti sul Nilo al Cairo, cantando slogan a favore dei Fratelli musulmani e contro il colpo di Stato militare.

Questo venerdì è stato soprannominato il ‘Giorno della rabbia’, in cui i pro Morsi scenderanno in piazza per denunciare il brutale assalto compiuto dalle forze di sicurezza ai loro sit-in due giorni fa, che secondo l’ultimo bilancio ha provocato 638 morti e e 3.994 feriti. La polizia è stata autorizzata a sparare dal ministero dell’Interno. Nella notte era giunta la condanna delle violenze da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, che ha invitato il governo dell’Egitto e i Fratelli musulmani a esercitare “massima moderazione” e a porre fine alle violenze in tutto il Paese.

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