Londra (Regno Unito), 23 feb. (LaPresse/AP) – È morta a Londra all’età di 110 anni Alice Herz-Sommer, ritenuta la più anziana sopravvissuta dell’Olocausto. Lo riferisce la nuora, Genevieve Sommer, aggiungendo che Herz-Sommer è morta stamattina in ospedale, dove era stata ricoverata venerdì. Un film sulla sua vita, dal titolo ‘The Lady in Number 6’, è candidato agli Oscar del mese prossimo come miglior documentario corto.

A sostenerla nei due anni di prigionia in un campo nazista, ha raccontato lei stessa in passato, furono la sua devozione per il pianoforte e per il figlio Stephan. Alice Herz-Sommer, insieme al figlio e al marito, nel 1943 fu inviata da Praga nel campo di concentramento di Terezin, città della Repubblica Ceca nota allora con il nome tedesco di Theresienstadt. In questo campo ai detenuti era permesso tenere concerti e Herz-Sommer, pianista esperta, si esibiva spesso. Ricordando quegli anni, una volta Herz-Sommer disse: “attraverso la musica venivamo mantenuti in vita”. “Questi concerti, le persone sedute, la gente anziana desolata e malata che veniva al concerto: questa musica per loro era come il cibo, la musica era il nostro cibo”, ha detto una volta. Nel campo di Terezin si stima che vennero mandati 140mila ebrei e 33.430 di questi vi morirono. Circa 88mila vennero invece trasferiti ad Auschwitz e in altri campi di concentramento, dove la maggior parte di loro è stata uccisa. Herz-Sommer e il figlio Stephan sono fra le meno di 20mila persone che rimasero vive quando il campo fu liberato dall’esercito sovietico a maggio del 1945.

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