Tre fiumi sono straripati dopo che la regione è stata colpita da piogge torrenziali nei giorni scorsi

Sale a circa 200 morti e altrettanti feriti il bilancio delle vittime registrate a Mocoa, città nel sud della Colombia sommersa dal fango, dopo che tre fiumi sono straripati. L'intera regione è stata colpita da piogge torrenziali nei giorni scorsi. Il presidente colombiano Juan Manuel Santos ha espresso su Twitter la sua "solidarieta" alle famiglie colpite dal disastro. La maggior parte dei feriti è stata trasportata  negli ospedali delle città vicine. La devastazione di Mocoa segue simili inondazioni avvenute per le forti piogge nel nord del Perù, dove si sono registrati la settimana scorsa 100 morti e 20mila sfollati. La tragedia risale alla notte, quando l'acqua del fiume Mocoa e degli affluenti Sangoyaco e Mulatos è salita fino a uscire dagli argini e a creare ondate di acqua e pietre che hanno distrutto le abitazioni e tutto ciò che incontravano.

Il governo colombiano ha inviato 1.120 tra soldati e agenti dei gruppi di salvataggio di polizia ed esercito in soccorso dei cittadini colpiti. Nel conto figurano anche 150 membri del battaglione degli Ingegneri militari: si tratta di personale specializzato negli interventi in situazioni di emergrnza e calamità. Tra i mezzi presenti in questo momento sul posto, quattro elicotteri dell'esercito, tre della polizia e cinque aerei della Forza aerea colombiana.

Nel frattempo il commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi ha fatto sapere che la Ue è pronta ad aiutare la Colombia. "Seguiamo da vicino la situazione. La Ue è disposta ad aiutare", ha affermato il commissario, "i miei pensieri sono con tutti coloro che sono stati colpiti dalle frane in Colombia".

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