L’Avana (Cuba), 6 feb. (LaPresse/EFE) – Le vittime del conflitto armato in Colombia dovrebbero partecipare in maniera “diretta e determinante” alla politica nazionale. Lo sostengono i rappresentanti delle Farc, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia, che avanzano la proposta di creare un collegio elettorale di vittime, da cui emergerebbero due senatori e quattro deputati. Il primo passo, hanno spiegato i rappresentanti del gruppo leggendo un comunicato ai giornalisti riuniti all’Avana, a Cuba, sarebbe la creazione di un censimento nazionale di gruppi di vittime nel giro di sei mesi per “individuare l’universo di organizzazioni, definire i loro profili e i livelli di rappresentanza”.

“Uno dei fondamenti per una pace stabile e duratura e per un processo di riconciliazione nazionale – hanno aggiunto – ha come presupposto l’esistenza di un poderoso movimento di vittime con la possibilità di rivendicare ed esigere il riconoscimento e l’effettivo godimento dei propri diritti””. Secondo le Farc, lo Stato dovrebbe impegnarsi a “riconoscere, promuovere e appoggiare” i processi organizzativi delle vittime, senza pregiudizi e con speciale attenzione alle organizzazioni di “donne, contadini, indigeni e persone di origine africana”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: