Pechino (Cina), 9 set. (LaPresse/AP) – Continua la situazione di emergenza nelle zone del sud della Cina colpite venerdì da due scosse di terremoto, tra le province di Guizhou and Yunnan. Proseguono infatti le scosse di assestamento, ben 279 quelle registrate da venerdì, che hanno provocato la morte di un bambino di due anni, a causa del crollo di un muro, e 29 feriti. Il numero totale delle vittime sale dunque a 81.

Difficoltà nei soccorsi vengono anche dai danni riportati alle strade e dai problemi sulle comunicazioni. Le immagini trasmesse dell’emittente China Central Television mostrano operatori e cani cercare tra le macerie. Per contribuire ai soccorsi, la polizia e l’esercito hanno per ora mobilitato oltre 3.200 unità e quattromila riservisti.

Per ora sono circa 200mila i residenti dei villaggi evacuati dalle autorità. Tra loro anche quasi tutte le 110mila persone che vivono nella città di Jiaokui, nella contea di Yiliang, a circa 3 chilometri dall’epicentro di uno dei due terremoti di venerdì. Molte però ancora non hanno un posto dove andare e sono in attesa dei rifornimenti. “Attualmente vivono in uno spazio aperto”, ha spiegato un funzionario locale al telefono, che poi aggiunge: “Abbiamo bisogno di tende e coperte. Abbiamo ricevuto solo 2.200 tende”.

– Twitter @ilyleccardi

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