Santiago del Cile (Cile), 21 ott. (LaPresse/AFP) – Sono dieci le persone morte dall'inizio delle rivolte in Cile. Per la seconda notte consecutiva, il coprifuoco è stato decretato a Santiago tra le 19 e le 6 locali (mezzanotte e le 11 in Italia). Lo "stato di emergenza" è inoltre in vigore in diverse regioni, tra cui quella della capitale che conta 7 milioni di abitanti. La misura è stata estesa domenica sera a diverse città importanti del sud e del nord del paese.

Ancora domenica scontri sono avvenuti tra manifestanti e poliziotti nel centro di Santiago, mentre il saccheggio ha avuto luogo in diverse parti della capitale. Cinque persone sono morte nel rogo di una fabbrica di abbigliamento saccheggiata. Due persone erano già morte nella notte tra sabato e domenica nell'incendo di un supermercato anch'esso saccheggiato dai manifestanti nel sud della capitale mentre un terzo è rimasto ferito. Due persone sono state uccise dopo un incidente con la polizia durante il saccheggio, anche nel sud della capitale, secondo la stessa fonte.

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