L'ex governatore è pronto ad ascoltare ogni offerta. Rajoy convocherà nuovo Parlament prima del 20 gennaio
Carles Puigdemont, leader separatista catalano ed ex governatore della Catalogna, vuole essere il nuovo presidente della regione e invita il governo spagnolo a permettergli di tornare in Spagna in tempo per la seduta inaugurale del nuovo Parlamento catalano, prevista entro il 23 gennaio. Lo ha detto lui stesso in un'intervista a Reuters.
Su Puigdemont, che è stato il presidente della Generalitat di Catalogna fino a ottobre, in Spagna pende un mandato d'arresto per il suo ruolo nell'organizzazione del referendum illegale dello scorso 1° ottobre sull'indipendenza della Catalogna, e attualmente si trova in esilio auto-imposto in Belgio.
Quando gli è stato chiesto se tornerà in tempo per l'insediamento del nuovo Parlamento regionale, Puigdemont ha risposto: "Sarebbe naturale. Se non mi viene permesso di insediarmi come presidente sarà una grande anomalia per il sistema democratico spagnolo". E poi ha aggiunto: "Sono il presidente del governo regionale e resterò il presidente se lo Stato spagnolo rispetta i risultati del voto".
Puigdemont è pronto ad ascoltare ogni offerta dal premier spagnolo Mariano Rajoy, anche se l'offerta non dovesse prevedere l'indipendenza della Catalogna. "Se lo Stato spagnolo ha una proposta per la Catalogna, dovremmo ascoltare", ha detto Puigdemont, chiedendo però un dialogo fra pari. Tuttavia venerdì Rajoy, pur dicendosi pronto al dialogo, ha implicitamente respinto la richiesta di Puigdemont di incontrarsi presto, dicendo che parlerà con qualunque presidente della Catalogna ma una volta che sarà stato eletto dal nuovo Parlamento regionale emerso dalle elezioni del 21 dicembre. Prima di allora, ha chiarito Rajoy, il suo interlocutore dovrebbe essere Ines Arrimadas, il cui partito centrista Ciudadanos, anti-indipendenza, ha ottenuto il maggior numero di voti nelle elezioni. Nel voto di giovedì, Ciudadanos è risultato il primo partito (ma senza seggi o alleati sufficienti a formare un governo), mentre gli indipendentisti hanno ottenuto una stretta maggioranza in Parlamento. È probabile che i negoziati per formare un governo in Catalogna cominceranno dopo il 6 gennaio, a seguito della pausa delle vacanze. Il nuovo Parlamento catalano deve insediarsi entro il 23 gennaio e poi dovrà votare entro l'8 febbraio per l'insediamento di un nuovo governo.
Ma Rajoy non attenderà la scadenza legale del 23 gennaio e convocherà invece prima del 20 gennaio il nuovo Parlament della Catalogna. È quanto riferiscono a Efe fonti governative. Dal momento che per la Catalogna è ancora in vigore l'articolo 155 della Costituzione, che è stato attivato dal governo spagnolo, spetta all'esecutivo centrale firmare il decreto per la convocazione del nuovo Parlamento catalano. Stando alla normativa, la prima seduta del Parlament deve tenersi entro i primi 20 giorni possibili successivi alle elezioni, per cui la scadenza sarebbe il 23 gennaio. Ma, stando alle fonti consultate, il governo non vuole attendere quella data e intende indire la prima riunione del nuovo Parlament "due settimane dopo l'Epifania", cioè entro il 20 gennaio.
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