Nairobi (Somalia), 9 nov. (LaPresse/AP) – Minhaj Gedi Farah, bimbo di dieci mesi il cui volto scheletrico e raggrinzito era divenuto il simbolo della sofferenza dei somali nella carestia, ora è in salute. Lo ha annunciato l’infermiera nutrizionista Sirat Amin dell’International rescue committee, impegnata nel Corno d’Africa. La Amin ha specificato che Minhaj ha quasi raggiunto il peso medio di un bambino della sua età. Il suo caso sarà uno di quelli che verranno presi oggi in considerazione a New York, durante l’annuale raccolta fondi dell’International rescue committee. Quest’anno la carestia ha ucciso decine di migliaia di bimbi somali, ma le Nazioni unite sostengono che le agenzie di aiuto stiano allargando il loro raggio d’azione, nonostante i limiti rappresentati da insorti islamici, forti piogge e combattimenti. Gli aiuti alimentari ora raggiungono 2,2 dei 4 milioni di somali bisognosi di aiuto.

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