La clip mostra la 'cattura' di 3 migranti, che vengono ammanettati, minacciati e rimandati in Turchia

E' stato arrestato dalla polizia uno dei 'volontari' delle bande nazionaliste che in Bulgaria danno la caccia ai migranti che attraversano illegalmente la frontiera con la Turchia e li rimandano indietro sotto minaccia. I media locali spiegano che si tratta del 31enne Petar Nizamov, autore del video diffuso lunedì scorso in cui si vede la 'cattura' di tre profughi. A diffonderlo è stato un gruppo nazionalista chiamato 'Distaccamenti civili per difendere le donne e la fede'. Il filmato mostra la 'cattura' di tre profughi, che vengono ammanettati, minacciati e rimandati in territorio turco. Nizamov, scrivono i media, in passato già era stato condannato per pestaggi e vendita di droga. Poco prima di essere preso in custodia dalla polizia, aveva ammesso all'emittente tv Nova di essere l'autore del video. 

 

 

"Sono saltati fuori dai cespugli e ci hanno aggrediti. Li abbiamo immobilizzati con tecniche di difesa personale, senza colpirli. Li abbiamo ammanettati con strisce di plastica perché erano aggressivi", ha raccontato. Ha aggiunto che l'intenzione era di chiamare la polizia, ma siccome i telefoni non funzionavano è stato deciso di riaccompagnarli alla frontiera, a circa un chilometro di distanza, costringendoli poi a rientrare in Turchia. Secondo Nizamov, le bande di nazionalisti come la sua agiscono nella zona di confine per "proteggere la patria dagli immigrati illegali e dalla polizia corrotta". L'arresto dell'uomo si verifica dopo l'iniziale compiacenza della autorità bulgare nei confronti delle prime bande nazionaliste che pattugliavano la frontiera turca per catturare i migranti illegali. 

Le loro azioni, però, si sono trasformate in un problema dopo che sono diventate sempre più numerose. Il ministro degli Interni di Sofia, Rumyana Bachvarova, ha garantito che la polizia vigilerà sia sul fatto che i migranti non entrino in modo illegale nel Paese, sia perché questi gruppi di 'volontari' non agiscano. Secondo diversi media del Paese, le bande nazionaliste sono legate alle mafie locali e derubano i profughi dei loro beni e del loro denaro.

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