Bruxelles (Belgio), 23 nov. (LaPresse/Reuters) – I soldati pattugliano le strade di Bruxelles nel terzo giorno di paralisi della città europea e nel decimo giorno di caccia all’uomo per Salah Abdeslam, ricercato da venerdì 13 novembre, il giorno degli attacchi di Parigi. Salah non è stato trovato nelle perquisizioni di ieri in Belgio, nelle quali sono state arrestate 16 persone. A Bruxelles oggi restano chiusi musei, metro e scuole, oltre che numerosi negozi e cinema. Le sedi istituzionali restano aperte ma molti dipendenti delle istituzioni Ue che hanno sede in città lavoreranno da casa. La Nato ha fatto sapere che il suo quartier generale resterà aperto ma a parte dello staff è stato chiesto di lavorare da casa e le visite esterne sono state cancellate. Anche le istituzioni Ue sono aperte, ma ci sono soldati di pattuglia all’esterno.

Un veicolo militare blindato è parcheggiato sotto l’albero di Natale illuminato nella Grand place, la piazza principale di Bruxelles. Il premier Charles Michel aveva annunciato ieri che in città la sicurezza sarebbe rimasta al livello 4, cioè quello più alto, il che significa che la minaccia di un attacco è “seria e imminente”, dal momento che si teme “un attacco simile a quello di Parigi”. Oggi il ministro dell’Interno del Belgio, Jan Jambon, parlando alla radio Rtl ha sottolineato che “a parte metro e scuole chiuse, la vita va avanti a Bruxelles, il settore pubblico è in funzione e molte società sono aperte”. Oggi pomeriggio le autorità effettueranno una nuova revisione della situazione.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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