Le modifiche riguardavano i diritti dei cittadini comunitari e la possibilità di concedere al Parlamento il potere di veto

Via libera della Camera dai Comuni al progetto di legge sulla Brexit.  La legge che autorizza l'avvio dell'iter verso l'uscita dalla Ue è stata riportata al testo originale voluto dal governo e torna ora alla Camera dei Lord.

La Camera dei Comuni ha infatti cancellato l'emendamento approvato dai Lord per garantire i diritti dei cittadini dell'Unione europea residenti nel Regno Unito. L'emendamento è stato bocciato con 335 voti favorevoli e 287 contrari, con maggioranza conservatrice. Stessa sorte anche per il secondo emendamento voluto dai Lord, che prevedeva di dare al Parlamento il potere di porre il veto al futuro accordo sulla Brexit dopo i negoziati. È stato respinto con 331 voti favorevoli e 286.

LA SCOZIA VUOLE UN NUOVO REFERENDUM SULL'INDIPENDENZA. Nel frattempo la prima ministra scozzese, Nicola Sturgeon, ha annunciato che avvierà l'iter per un nuovo referendum sull'indipendenza della Scozia alla fine del 2018 o all'inizio del 2019, una volta che i termini dell'uscita del Regno Unito dall'Unione europea saranno chiari. Sturgeon ha detto di credere che la posizione favorevole all'indipendenza della Scozia possa vincere in un futuro nuovo referendum. "Se la Scozia deve avere una vera scelta, quando i termini della Brexit saranno noti ma prima che sia troppo tardi per decidere il nostro destino, allora quella scelta deve essere proposta tra l'autunno del 2018 e la primavera del 2019", ha dichiarato. A proposito della sua richiesta che la Scozia possa negoziare un proprio accordo con l'Ue, Sturgeon ha detto che i suoi tentativi in proposito si sono scontrati con un "muro di mattoni" a Londra. 

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