Abbottabad (Pakistan), 25 feb. (LaPresse/AP) – È cominciata la demolizione del complesso in cui è stato ucciso Osama bin Laden ad Abbottabad, in Pakistan. Lo riferiscono due residenti, precisando che il governo ha inviato sul posto tre escavatori. Le ruspe hanno cominciato a demolire le mura esterne del compound dopo il tramonto e sono stati installati dei riflettori per permettere di portare a termine il lavoro anche con scarse condizioni di luce.

Un reporter di Associated Press che è riuscito ad avvicinarsi in modo sufficiente da vedere che la demolizione è in corso, ha riferito che davanti alla struttura c’è un cordone di polizia esterno per tenere lontani gli spettatori. C’è poi un cordone interno, composto da soldati dell’esercito, che hanno acceso un falò per riscaldarsi visto il freddo. Le ruspe inviate dal governo prima hanno buttato giù le mura di cinta del complesso che circondano il cortile in cui un elicottero degli Usa si schiantò durante il raid dei Navy Seals, poi hanno cominciato ad abbattere la struttura vera e propria. Un funzionario dell’intelligence pakistana ha confermato la notizia della demolizione, ma si è rifiutato di spiegare perché il governo abbia scelto di attuarla.

Osama bin Laden è stato ucciso in un raid dei Navy Seals degli Stati Uniti nella notte fra l’1 e il 2 maggio del 2011 nella struttura di tre piani in cui si nascondeva ad Abbottabad. Distruggere il compound in cui il leader di al-Qaeda si è nascosto per anni sul territorio pakistano significa eliminare il ricordo concreto di un imbarazzante capitolo della storia del Paese. Da una parte il fatto che il covo di Bin Laden sia stato individuato sul territorio pakistano provocò imbarazzo a Islamabad nei rapporti con gli Stati Uniti; dall’altra parte il Pakistan non prese bene l’incursione dei Navy Seals per il raid di 40 minuti senza preavviso sul suo territorio.

Subito dopo il raid, avvenuto nella notte fra l’1 e il 2 maggio del 2011, i residenti di Abbottabad erano divisi sulla destinazione da dare al compound. Alcuni pensavano che bisognava distruggerlo, altri ritenevano invece che andasse trasformato in attrazione turistica da cui la città avrebbe potuto trarre benefici economici. Il pericolo su cui si è sempre riflettuto, comunque, è che la presenza del covo di Bin Laden potesse attirare i sostenitori di al-Qaeda.

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