Dacca (Bangladesh), 11 nov. (LaPresse/AP) – Gli operai delle fabbriche di abbigliamento si sono scontrati con la polizia in Bangladesh, nel corso di proteste per la richiesta di stipendi più alti. Il direttore della polizia industriale, Mustafizur Rahman, ha spiegato che almeno cento fabbriche sono state chiuse nelle aree di Ashulia e Savar, alla periferia della capitale Dacca, per evitare ulteriori violenze dopo lo scoppio degli scontri nella mattinata locale di oggi. Rahman non ha dichiarato se ci siano stati dei feriti, ma una stazione televisiva sostiene che ce ne siano 30. Gli operai protestano perché vogliono uno stipendio minimo di 8.114 taka, pari a cento dollari. Una commissione del governo aveva approvato la settimana scorsa un aumento a 5.300 taka, pari a 66,25 dollari, ma la proposta è stata rifiutata dai proprietari delle fabbriche. Anche se rappresenterebbe un aumento del 77%, con uno stipendio minimo di 66,25 dollari gli operai del Bangladesh sarebbero comunque i meno pagati al mondo.

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