Manama (Bahrain), 23 set. (LaPresse/AP) – Nuove proteste sono scoppiate a Manama, capitale del Bahrain, dove i manifestanti sono scesi in piazza per chiedere maggiori diritti e il boicottaggio delle elezioni parlamentari previste per domani. Il voto serve a coprire 18 seggi abbandonati sei mesi fa da deputati sciiti in segno di protesta contro la repressione del dissenso. Oggi sono scoppiati scontri tra polizia e manifestanti nei quartieri a predominanza sciita nella periferia di Manama. Agenti in tenuta antisommossa hanno lanciato gas lacrimogeni e rincorso gruppi di dimostranti. Non ci sono notizie di feriti, ma in seguito la polizia è entrata in un centro commerciale vicino a piazza delle Perle, simbolo delle rivolte di inizio anno, e ha arrestato “vandali per disturbo dell’ordine pubblico e diffusione di paura tra la gente”, come ha riferito il ministero dell’Interno. I dimostranti stavano cantando slogan antigovernativi all’interno della galleria di negozi.

I gruppi di dimostranti, guidati da sciiti, sono scesi in piazza a inizio anno per chiedere maggiori libertà alla monarchia sunnita che regna il Paese da oltre 200 anni. Piazza delle Perle è sorvegliata continuamente da quando le truppe di sicurezza hanno sgomberato con violenza gli accampamenti di manifestanti che si ispiravano agli egiziani di piazza Tahrir. In vista delle elezioni di domani sono stati eretti posti di controllo della polizia sulle strade che portano alla piazza. Veicoli corazzati delle forze di sicurezza la circondano e agenti in tenuta antisommossa sono già dispiegati nell’area.

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