Dakar (Senegal), 1 ago. (LaPresse/AP) – A differenza di altri Paesi, “l’America appoggerà la democrazia e i diritti umani universali anche quando sarebbe più facile guardare dall’altra parte e lasciar scorrere le cose”. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, in visita in Senegal nell’ambito del suo viaggio in Africa. La sua dichiarazione era un velato riferimento alla Cina, che sta aumentando la sua presenza in Africa alla ricerca di energia e risorse per la sua economia in crescita.

Clinton ha invitato i leader locali a schierarsi a favore della democrazia e a creare legami con le potenze straniere che possono aiutarli, per migliorare gli standard di vita e contrastare gli estremismi. Parlando davanti a un pubblico universitario, Clinton ha detto inoltre che, a differenza di altri Paesi, gli Stati Uniti sono impegnati “in un modello di partnership sostenibile che aggiunge valore, invece di toglierlo”, all’Africa.

Il segretario di Stato americano visiterà sette nazioni del continente africano, dove c’è massima allerta per la sicurezza, date le crescenti minacce provenienti dai militanti islamici. Arrivata ieri sera in Senegal, Clinton è stata accolta all’aeroporto di Dakar dall’omologo Alioune Badara Cisse e dall’ambasciatore americano Lewis Lukens. Il tour di undici giorni la porterà poi nel Paese più giovane del mondo, il Sud Sudan, quindi in Uganda, Kenya, Malawi e Sudafrica. Concluderà il tour in Ghana, dove parteciperà al funerale di Stato del defunto presidente del Paese, John Atta Mills, morto improvvisamente la settimana scorsa.

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