Kuala Lumpur (Malesia), 29 gen. (LaPresse/Reuters) – “Dichiariamo ufficialmente che la scomparsa del volo MH370 della Malaysia Airlines è stata provocata da un incidente e che le 239 persone a bordo fra passeggeri ed equipaggio hanno presumibilmente perso la vita”. Lo ha dichiarato Azharuddin Abdul Rahman, direttore generale del dipartimento dell’aviazione civile malese. Il Boeing 777 della Malaysia Airlines sparì dai radar lo scorso 8 marzo, mentre percorreva la rotta Kuala Lumpur-Pechino, e le ricerche dell’aereo non hanno portato ad alcun risultato. L’annuncio è stato dato per consentire ai parenti delle persone che si trovavano a bordo di avere accesso a risarcimenti. La conclusione degli investigatori è che il Boeing abbia deviato dalla rotta originaria, fino a esaurire il carburante e schiantarsi in mare in pieno oceano Indiano.

Le autorità mantengono comunque aperte tutte e due le inchieste sul caso. “Entrambe le indagini sono limitate dalla mancanza di prove fisiche al momento, in particolare i registratori di volo”, ha detto Azharuddin. “Perciò, in questa situazione, non esiste alcuna prova a sostegno di nessuna speculazione circa una qualunque causa dell’incidente”, ha aggiunto. Azharuddin ha poi assicurato che la sua “dichiarazione non è assolutamente la fine” e che le ricerche del relitto dell’aereo proseguiranno, con l’assistenza di Cina e Australia.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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