Canberra (Australia), 18 lug. (LaPresse/AP) – “Non è un incidente, è un reato. E i criminali non dovrebbero cavarsela senza rispondere di quello che hanno fatto. Quindi ci deve essere un’indagine internazionale completa e imparziale e alla Russia non dovrebbe essere sicuramente permesso di impedirlo”. Lo ha detto il primo ministro australiano Tony Abbott in riferimento all’abbattimento del Boeing 777 di Malaysia Airlines nell’est dell’Ucraina, aggiungendo di essere deluso dalle reazioni iniziali di Mosca alla notizia. “La risposta iniziale dell’ambasciatore russo (in Australia, ndr) – ha riferito Abbott – è stata quella di accusare l’Ucraina e devo dire che questa posizione lascia molto, molto a desiderare”. Il premier ha notato che dalle prime ricostruzioni sembra che “separatisti appoggiati dalla Russia potrebbero aver ucciso cittadini australiani usando armi pesanti”, che potrebbero essere state fornite dalla Russia. Nell’incidente hanno perso la vita almeno 27 australiani, sul totale di 298.

Quando gli è stato chiesto perché usasse un linguaggio più duro nei confronti di Mosca rispetto agli altri leader mondiali, Abbott ha risposto: “Questo aereo non è caduto a causa di un incidente, è stato abbattuto. Non si è schiantato, è stato fatto cadere sul territorio controllato da separatisti appoggiati dalla Russia”. L’idea che Mosca dica di non avere nulla a che fare con lo schianto perché questo è avvenuto nel territorio ucraino, ha dichiarato Abbott, “francamente non regge a qualsiasi seria valutazione”. “È molto importante – ha affermato – non permettere alla Russia di impedire un’indagine assolutamente completa in modo che possiamo scoprire esattamente cosa è successo”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata