Ucraina, la guerra non ferma la sfilata del Pride a Kiev

La guerra innescata dall’invasione della Russia non ha fermato la parata del Pride a Kiev, capitale dell’Ucraina. Centinaia di persone LGBTQ+ e  i loro sostenitori hanno sfilato in corteo nel centro della città per chiedere maggiori diritti: i manifestanti sollecitano in particolare riforme legali che permettano alle persone in relazioni omosessuali di prendere decisioni mediche per i partner feriti durante il conflitto e di poter seppellire le vittime dell’invasione.

“Capita molto spesso che in situazioni d’emergenza i partner della comunità LGBTQ, senza uguaglianza matrimoniale o unioni civili riconosciute legalmente, non possano accedere agli ospedali, non possano prendere decisioni urgenti, né recuperare i corpi dei difensori da seppellire con dignità”, ha dichiarato Anna Sharygina, presidente di KyivPride.

Gli attivisti sostengono che un miglioramento dei diritti LGBTQ+ contribuirebbe a marcare ulteriormente la differenza tra l’Ucraina e la Russia, dove tali diritti sono fortemente limitati. La polizia ha istituito dei cordoni nel centro di Kiev per separare i partecipanti da una contromanifestazione, accompagnando poi i manifestanti in una stazione della metropolitana al termine dell’evento.

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